Giocato su un doppio piano scenico, seguendo due vicende realmente accadute, la prima una Missione Generale promossa dal cardinale Bernardino Rocci vescovo di Orvieto nel 1680 coronata da un’epica notturna processione penitenziale, la seconda legata alla stesura del catasto Tiroli iniziato nel 1765 e pubblicato nel 1776 che portò il prefetto del Buon Governo cardinale Antonio Casali ad emanare lo storico Editto Pontificio per “l’Allibrazione universale del Terratico nelle cinque Provincie dello Stato Ecclesiastico”, questo romanzo storico ripercorre gli ottantacinque anni che separano i due eventi, seguendo il filo di un misterioso delitto in pectore ordito ai danni di un rampollo appartenente ad una delle nobili famiglie orvietane, ancora in lotta tra loro come ai tempi dei Patarini orvietani che nel 1199 martirizzarono San Pietro Parenzo.
La parte romanzata del delitto in pectore lega i due periodi storici narrati seguendo le vicende della Missione del cardinale-vescovo Rocci e il lavoro dell’agrimensore Magistro Francesco Tiroli impegnato nel portare avanti il catasto delle terre per ordine del Comune di Orvieto, tracciando di podere in podere la storia di quelle terre, lavorate in gran parte da famiglie tuttora esistenti nello stesso territorio che, racchiuso tra il Tevere e il Paglia, da Corbara arriva al monte Peglia.
Questo romanzo vuol essere un omaggio a quelle famiglie che con duro lavoro hanno moralmente scritto, e come i loro avi continuano a scrivere, la quotidiana storia delle Terre d’Orvieto.
Pino Coscetta
ORVIETO 1680-1765 Cronache di Santi, delitti e catasti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-213-4]
Pagg. 168 - ill. - € 13,00