Le Fiabe fantastiche di Emma Parodi sono un’opera a cornice in cui realtà e leggenda si influenzano sul piano degli insegnamenti morali. Il microcosmo fiabesco non è soltanto funzionale alla situazione narrativa e neppure fa unicamente da sfondo alle storielle. Esso è infatti dotato di una propria autonomia e dinamica che ben esprime una solida visione della vita.
Le fiabe sono raccontate dalla vecchia Regina Marcucci che «quando toccava argomenti seri, la sua voce prendeva un suono solenne e affettuoso a un tempo, che commoveva la famiglia, come il suono di una voce che venisse dall’alto».
Ella svolge pertanto un doppio ruolo. È in primis la matriarca della famiglia, per cui in quanto “donna esperta e di buon consiglio” tutti si rivolgono a lei nei momenti più importanti e difficili. In secondo luogo, grazie alla sua straordinaria capacità di affabulazione, domina l’universo di pensiero degli ascoltatori, dispensando pareri, incitamenti e “saggi avvertimenti”. È, insomma, l’incarnazione della saggezza.
Importante, da questo punto di vista, è anche la contrapposizione tra l’ambiente rurale (della cornice) e la realtà urbana (della fiaba). Se nella cornice, la città è un luogo culturalmente e socialmente lontano, ma nel quale si svolge la preparazione alla vita, nella fiaba essa è rappresentata come luogo di vizi, corruzione e regno del male.
Emma Perodi
FIABE FANTASTICHE in corpo 16
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-349-0]
Pag. 102 - € 10,00