In Come un ruscello che parla sottovoce Mariella Ceglie si distacca dalla sua precedente tematica amorosa per affacciarsi delicatamente al mistero della vita e del tempo, osservando il mondo che la circonda da una prospettiva diversa, quasi come se si immedesimasse in un lento corso d’acqua che produce emozioni e metafore.
In queste liriche, come scrive Daniele Giancane nella prefazione, «la parola è sempre sussurrata, lieve, aerea… Come un ruscello che parla sottovoce porta all’ennesima potenza questa “tendenza al sussurro” (all’ascolto, alla lieve descrizione, quasi al silenzio dell’anima e del mondo) … che diviene quasi totalmente musica, ritmo, parola che scivola nell’aria creando suggestioni e reazioni emotive. Siamo quasi vicini alla partitura musicale, in cui notte, onde, bosco, ulivi, vento, gelsomini, stelle, orchidea, sono i protagonisti della “scena”. Persino l’Autrice pare sperdersi in questo mare, come mettendosi da parte, limitandosi ad osservare.»
Mariella Ceglie
COME UN RUSCELLO CHE PARLA SOTTOVOCE
Presentazione di Daniele Giancane
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-612-2]
Pagg. 72 - € 8,00