Fra l’amara presa d’atto del fallimento degli ideali risorgimentali e la pertinace speranza in un futuro migliore, Antonio Julia si fa convinto divulgatore della cultura popolare della Calabria e, in particolare, di quella di Acri, la cittadina nella quale era nato nel 1868, assai vivace culturalmente tanto da meritare l’appellativo di Atene della Calabria, ma che, per la penuria di strade e di moderni mezzi di trasporto, sarebbe rimasta ancorata a uno stato di torpore sociale e di forzato isolamento almeno fino ai primi due decenni del Novecento.
La portata e la validità della sua ricerca, la sua competenza di studioso di tutto rispetto, unite a un atteggiamento di umana comprensione e di spontaneo senso di giustizia, si possono cogliere agevolmente in questo interessante e dettagliato lavoro di Maria Luisa Minerva, che, oltre a un esaustivo e preciso quadro della situazione degli studi di demopsicologia tra Ottocento e Novecento in Italia e al prezioso apporto dato in tale ambito disciplinare da intellettuali come Antonio Julia, contiene un ricchissimo corredo di notizie, testi e documenti, testimonianza orgogliosa e vitale di un passato dal quale, nel bene e nel male, scaturisce tutta la dignità e una più precisa forma identitaria del popolo meridionale.
Maria Luisa Minerva
FOLKLORE DI CALABRIA Tradizioni e canti popolari acresi
nella ricerca e negli studi di Antonio Julia
Presentazione di Angelo Minerva
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-223-6]
Pagg. 248 - € 14,00