Il 21 gennaio 1921 venne a fondato a Livorno il Partito Comunista d’Italia destinato a divenire, con il nome di PCI, il più grande partito comunista dell’Occidente. Costretto alla clandestinità durante il fascismo, il PCI divenne dopo la seconda guerra mondiale il secondo partito italiano dopo la Democrazia Cristiana, rimanendo sempre fedele alle direttive dell’Unione Sovietica.
Gli anni del maggior successo elettorale del PCI, furono quelli del “compromesso storico”, una formula lanciata da Enrico Berlinguer, per realizzare lo storico incontro tra comunisti e cattolici vaticinato da Gramsci e Togliatti.
Nello studio il Pci è e resterà comunista, apparso nel 1976, padre Antonio Caruso dimostrò che Berlinguer operava in perfetta coerenza con Bordiga, Togliatti e Gramsci, i tre artefici della Rivoluzione comunista in Italia nel Novecento, che continuano ad essere celebrati dalla cultura e dalla classe politica dominante.
Ripubblichiamo questo studio mutandone il titolo.
Antonio Caruso
IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO. Le origini e gli artefici
Edizioni Fiducia
[ISBN-978-88-86387-22-4]
Pagg. 82 - Euro 10,00