Due contributi importanti per la conoscenza della storia della Città di Chieti, dalle origini, che hanno radici nel mito e nella leggenda, alla fine dell'Ottocento, contenuti in un unico libro.
La prima parte, Chieti nel 1981, dell'aquilano Alfredo Fabrizi, fu pubblicata in Milano il 25 Aprile 1891, su "Le Cento Città d'Italia", supplemento mensile illustrato del "Secolo". Ripropone, in mirabile sintesi, quanto della storia di Chieti scrissero Lucio Camarra, Vincenzo Bindi, Girolamo Nicolini (v. Historia della Città di Chieti, 1657), e numerosi altri, tra i quali Gabinio, Gelandio e Lenzo, i quali credevano che Chieti fosse stata edificata dai greci dopo la distruzione di Troia, ovvero dai compagni di Achille che la chiamarono Teate dal nome della madre di lui.
Riferisce altresì dei Monumenti, delle Monete e degli Uomini illustri che costituivano il prestigio della Città, eletta da Alfonso I al rango di Città Metropolitana degli Abruzzi, residenza del vice re.
La seconda parte, La Chiesa Cattedrale di Chieti, ripropone un testo dello storico ed archeologo chietino Cesare De Laurentis (1865-1927), che fu insigne consigliere municipale. Della Chiesa, dedicata a San Tommaso Apostolo e a San Giustino vescovo e Patrono della Città, si descrivono tra l'altro i vari rifacimenti dalla ricostruzione dell'801, dopo la distruzione operata dall'esercito di Pipino che mise a ferro e fuoco la Città, alla fine dell'Ottocento.
Il libro è particolarmente indicato per i giovani studenti impegnati nella ricerca sulle origini e la storia della Città, ma anche per quanti altri, chietini o no, vorranno avere cognizioni sulla illustre progenie della nobile Città di Teate.
Alfredo Fabrizi e Cesare De Laurentiis
CHIETI ALLA FINE DELL'OTTOCENTO
In copertina:Veduta di Chieti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-87220-17-4]
Pagg. 64 - € 10,00