Che cosa succede ai documenti e alle testimonianze del passato, quando finisce una guerra? I vincitori affermano la loro versione, che diviene ufficiale, perciò è poco creduta; i vinti scrivono libri vietati che lo stesso circolano, e cercano complicate e altrettanto mal convincenti giustificazioni della loro sconfitta. Intanto si firma un trattato, cambia il governo, moltissimi si ricollocano, quasi tutti rimuovono dalla coscienza, o ricordano a modo loro; e la storiografia scolastica, che è per forza telescopica, tratta, con gli anni, certi fatti sempre di meno.
Ciò accade anche nella macrostoria con i suoi protagonisti, e i modi con cui viene narrata o dimenticata. Ma questo piccolo racconto, che affronta e non dipana due misteri intrecciati, non è un testo di storia, è di quanto e come della storia rimane; e si chiede, se mai, quali misteri e segreti lasci dietro di sé ogni evento; e quali intrighi, e intrecci, e trame, attraverso i quali i grandi fatti e la passione politica offrono occasione di immaginare vicende di vita. Arte della letteratura è, infatti, intuire quale fu, tra le tempeste collettive, la sorte delle comuni persone nelle loro scelte, o circostanze in cui si trovarono.
E le donne, cosa fanno e patiscono, le donne, durante la storia e una guerra, da cui paiono restare nell’ombra, e non è così? A vicende di donne di oggi, e altre di ieri, e come forse non se l’aspetterebbe il lettore, queste pagine dedicano la loro attenzione.
Ulderico Nisticò
LETTERE DI SANGUE
Edizioni Tabula fati
Copertina di Marica Caramia
[ISBN-979-12-5988-025-3]
Pagg. 120 - € 10,00