Esiste uno stretto legame con il Carlismo nella Penisola italiana: dalle riviste legittimiste come la modenese «La Voce della Verità» e il napoletano «Lo Trovatore» ai volontari italici nella terza guerra carlista, dalle posizioni legittimiste di Francesco I e Ferdinando II delle Due Sicilie a quelle di Carlo Alberto di Sardegna (finché fu sostenuto dal conte Clemente Solaro della Margarita), il presente saggio ricostruisce con attenzione le vicende di quello che si può a ben diritto chiamare “Carlismo italico”.
Non fu un caso, d’altronde, che i Re legittimi vissero a lungo nella Penisola italiana: Carlo V si ritirò a Trieste; Carlo VI visse a lungo nel Regno di Napoli; Carlo VII stabilì nel veneziano Palazzo Loredan la propria corte e la cappella di San Carlo nella cattedrale di San Giusto a Trieste, che accoglie le loro spoglie mortali, è a ragione definita l’Escorial carlista.
D’altra parte, i maggiori pensatori tradizionalisti della Penisola si schierarono con i Re legittimi: il Principe di Canosa, il conte Monaldo Leopardi, il conte Clemente Solaro della Margarita, i Padri Gesuiti della «Civiltà Cattolica»…
Questo libro testimonia con esaustività la viva presenza del tradizionalismo ispanico nella Penisola italiana.
Francesco Maurizio Di Giovine
BREVE STORIA DEL CARLISMO NELLA PENISOLA ITALIANA
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-426-1]
Pagg. 184 - € 14,00