Enrico Bucci è tornato spesso a Piazza Malta (allora Piazza del Mercato) per rivedere quella piccola porta dell'uscita posteriore della Chiesa di S. Francesco dove Girolamo Nicolino, nell'atto di scendere le scale, fu ferito a morte da un chierico che si rifugiò nella Chiesa S. Nicola della famiglia Toppi, confermando in tal modo il nome del mandante.
Nel Seicento a Chieti c’erano due grandi giureconsulti, che furono amici per poco tempo: Nicola Toppi e Girolamo Nicolino. L’uno era un uomo della nobiltà e l’altro era un uomo del popolo; il primo era impegnato a far la guerra al suo collega e il secondo era preoccupato della Città venduta che poteva perdere il suo ruolo nell'ambito regionale, in particolare la sede della Regia Udienza.
Il Toppi osteggiò fortemente il Nicolino anche dopo la sua morte, ma questi ne uscì fuori senza ignominie. Egli con la Historia della città di Chieti ci ha lasciato la bellezza della sua "gloriosa terra natia".
E allora ricordare Girolamo Nicolino è un dovere come pure è un dovere conoscere il passato e richiamarlo alla memoria. Servirà a rispettare i luoghi della coesistenza simbolica senza i quali si dà accoglienza a quel pensiero predatorio e senza controllo che a Chieti ha già compromesso numerose parti del suo equilibrio storico, culturale, ambientale dove non esiste più lo stupore della bellezza, poesia della vita, ma una desolante prosa senza futuro.
Enrico Bucci
GIROLAMO NICOLINO Illustre cittadino di Chieti
Presentazione di Eide Spedicato Iengo
Edizioni Tabula fati
[ISBN- 979-12-5988-246-2]
Pagg. 96 - ill. - € 11,00