Andrea è un giovane avvocato, un eccezionale tennista, ma anche un uomo sensibile e affamato d’amore e di vita, soprattutto quando il sopraggiungere di una malattia invalidante come la sclerosi multipla che lo debilita nel fisico, ma non nello spirito, gli tira fuori la voglia di combattere ancor di più con le unghie e con i denti. Un gentiluomo, insomma, che conosce i valori della vita, sa che ogni giorno è un dono prezioso e sa che gli handicap peggiori sono quelli che non si vedono: «Sono un uomo evidentemente disabile, ma intorno a me ci sono persone che purtroppo hanno disabilità che non si vedono e che nuocciono a molti.»
Andrea ha al suo fianco la moglie Barbara, una donna indipendente e sicura di sé, forte e determinata quanto lui, sia nelle relazioni personali, sia nella sfera collettiva. Ma ci sono anche gli amici che lo sosterranno sempre con affetto e benevolenza, perché l’amicizia, come l’amore, dà forza ed è fonte di luce.
Il romanzo, scritto prima dell’incidente che ha portato via Andrea e due dei suoi tre figli, mescola realtà e fantasia, esplora zone d’ombra e di poesia senza scivolare nel pessimismo e nella rassegnazione.
Fra queste pagine si legge un’esortazione a credere che anche quando le cose vanno male, quando sembra che sia finita e che non ci sia più nulla da fare, può accadere il miracolo che riaccende il cuore e induce a credere e a sperare ancora, perché «si può cadere, ma ci si può rialzare e continuare a vivere».
Loretta Tobia
GENTILUOMINI
Presentazione di Vincenzo D’Aquino
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-184-7]
Pag. 72 - € 8,00