L’opera di Tony Spada contiene nel titolo le due colonne che ne sostengono l’impianto: il sogno e l’ecologia. C’è, però, altro.
Chi ha dimestichezza con le letture fantastiche troverà, infatti, quattro filoni aggiuntivi che rendono il romanzo una piacevole incursione in un mondo contraddistinto da un’estrema levità e da allegre colorazioni.
La prima miniera è costituita dal Piccolo Popolo. Cioè Elfi, Nani, Fate, Gnomi, Folletti e tutti gli altri rappresentanti del magico Reame di Feeria.
La seconda miniera è data dalla cosmogonia nordica. Secondo la Tradizione, tra la terra e il cielo venne posto il ponte di Bifrost, l’arcobaleno, che soltanto gli dèi possono percorrere.
La terza miniera ha l’aspetto d’una nave, l’“Aquila Dorata”, del capitano Knikos che scorrazza in lungo e in largo per i mari della Nuova Terra in cui il protagonista, Andrew, compie l’esperienza più entusiasmante della propria vita, scoprendo anche l’amore con la bella Prisha.
La quarta e ultima miniera si collega alla spina dorsale del romanzo, il passaggio in una dimensione di pace e d’amore in cui Andrew viene portato dal potente Xylo.
Tony Spada
TERRA. L'ULTIMO SOGNO
Presentazione di Tullio Bologna
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-087-0]
Pag. 128 - € 10,00