Risorgeva l’Italia nel 1861 su sangue di eroi, su abili intrighi diplomatici, che insieme congiunsero gli sforzi per realizzare un sogno che sembrava non affrancarsi mai dall’utopia.
Un processo lungo ed estenuante, animato dal mito di una patria sola unita in Roma, dalla passione, dal sacrificio.
Eppure mai, a quell’unità geografica profondamente voluta corrispose un’autentica unità spirituale.
Italia sembrò un termine che descriveva gli uni più degli altri, quasi non fosse stata il frutto di quel coeso movimento popolare ma della più semplice piemontesizzazione.
Cosa è cambiato da allora?
Si parte dalla Storia, maestra di vita, per capire il presente.
Federalismo, clientele, criminalità organizzata e squilibri fra Nord e Sud del Paese, sono storie di oggi che cominciarono allora.
Il mito della nazione ripercorre le tappe che portarono l’Italia a rifiorire dopo secoli di torpore: dal dibattito su Roma capitale, alla presunta conquista del Sud “carciofo” da parte dei Savoia; dall’infanzia dei Padri della Patria, all’iscrizione dei loro nomi nel marmo della leggenda o nel fango dell’esecrazione.
Alessandra Esperide e Nicola Quondamatteo
IL MITO DELLA NAZIONE
Personaggi e storie del Risorgimento
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-216-4]
Pag. 240 - € 20,00