Il volume è costruito sul rapporto tra alcuni studi dell’Autore pubblicati negli anni Novanta del secolo scorso — che preconizzavano quanto sarebbe accaduto in seguito — e l'analisi delle attuali vicende concernenti la crisi politica, prima ancora che economica, dell’Europa unita. E dà conto di quanto le questioni economiche abbiano finito per fare trascurare la quantità di cemento necessaria a reggere i pilastri fondamentali, non fissati adeguatamente e a tempo debito, di una possibile Unione europea.
Emerge, dall’ordito della trattazione, come, negli ultimi venti anni, le tematiche trattate dagli studiosi di cose giuridiche e politiche abbiano finito per destare un interesse marginale e per non incidere sulle dinamiche teorico-pratiche dell’Unità europea, da un lato perché surclassate dalla prevalenza che si è dovuto, ma soprattutto voluto, dare alle relazioni economico-finanziarie tra gli Stati dell’Unione, da un altro lato perché la stessa prassi politico-giuridica si è gradatamente sempre più fatta da parte rispetto all’intervento nel decision-making tra gli Stati europei e non solo.
Completa il volume, in appendice, l’intervento di un giurista latino-americano, sviluppato proprio a partire dalla lettura dei saggi di Petrillo, riportati nel libro. Il saggio di Carmine Romaniello, volutamente conservato nella lingua di origine, mostra al lettore italiano, quanto il problema europeo, dal punto di vista giuridico e politologico, prima ancora che politico, vada posto all’interno di una dimensione globale.
Francesco Petrillo
EUROPA SENZA STATUALITÀ L’essere umano dei diritti nell’integrazione tra i popoli globalizzati
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-850-2]
Pagg. 200 - Euro 14,00