Manifesto dall’animosa rivolta alla cultura iniziatica, Un treno nella notte filosofante, descrive la mostruosa e feroce desolazione generata dallo sposalizio tragicomico degli errori filosofici convergenti nella scena postmoderna, dopo aver duellato nei secoli della violenza illuminata. Pagine impietose rappresentano, con stile irridente e sfregiante, gli autori e le azioni oscene e violente ispirate dal neo-pensiero. All’ostinato credente nella dialettica conservazione-rivoluzione è dunque svelato il cuore del delirio, che regge la neo tirannide.
Il cuore del viaggio, infatti, è la locanda dell’armonia fra gli opposti, soffice e limacciosa versione del sistema concentrazionario, instaurata dalla copula ultramoderna — et sinistra deragliata et destra alienata — per il Bene della Sodomia e della Banca tanatofila. Nella locanda s’incontrano, in maschera, i gloriosi avanguardisti dell’ultrarivoluzione.
Narrando il viaggio nella incubosa e grottesca notte del postmoderno, l’autore insinua la nostalgica rievocazione delle incompiute biografie degli antimoderni, militanti — in vertiginosa acrobazia — tra Evola e san Tommaso. Sfilano tra commozione e umorismo le malinconiche figure degli entusiasmi, delle attese, dei disinganni e delle umiliazioni, nelle quali sono specchiate le biografie dei ribelli al sistema delle opposte e convergenti menzogne. Vicende ora patetiche ora affascinanti, sempre censurate o diffamate dal potere sfidano la desolata piattezza del presente.
Nel finale a sorpresa la speranza cristiana si propone attraverso i paradossi scintillanti e le espressioni enigmatiche e spericolate del poeta tradizional-futurista Francesco Grisi.
Piero Vassallo
UN TRENO NELLA NOTTE FILOSOFANTE Cronaca d’un viaggio tra incubo e teologia Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-811-3]
Pagg. 200 - € 15,00