Le ultime annotazioni di Constance Fenimore Woolson di poco precedenti “l’atto di follia certa”, come lo definì Henry James, di gettarsi da una finestra del veneziano Palazzo Semitecolo. Era bella, assai apprezzata in America per i suoi libri, ma afflitta dalla sordità e da un’atroce solitudine. Riconosciuta in patria come l'interprete suprema della civiltà sudista, scrisse anche numerosi racconti ambientati in Italia.
Queste Visioni in prosa magnetica trattengono il trepidare della sua anima dinnanzi al misterioso specchio della Laguna — una sorta di trasmigrazione nella solitudine di luoghi che tuttora parlano di lei. E del suo cagnolino Tello, per la morte del quale — otto anni dopo il suicidio della sua padrona — James stesso scrisse parole addolorate.
Pronipote del grande J. Fenimore Cooper, la Woolson ha affidato la sua anima pionieristica al paesaggio attorno a Venezia, ha spinto le sue parole oltre la foschia con un coraggio che nessun altro autore ha mai avuto.
Il testo è seguito da un importante saggio di Henry James sulla scrittrice, tratto dalla raccolta Partial Portraits (1888), anch’esso per la prima volta tradotto in italiano.
Constance Fenimore Woolson
VISIONI VENEZIANE con un saggio di Henry James
Traduzione e Presentazione di Marco Tornar
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-345-1]
Pagg. 64 - € 7,00