Lo scandalo di “calciòpoli” 2006, le scorciatoie procedurali e i troppi conti che non tornano di un epocale processo di piazza e di palazzo contro la squadra più popolare, amata e invidiata d’Italia sono qui raccolti in un variegato collier di frammenti epistolari critici e accorati. Filo conduttore la passione profondamente ferita dell’autore e la sua rabbiosa speranza che venga finalmente a galla tutta la verità di quell’affaire, di quell’“aborto giuridico” e “imbroglio senza precedenti”, quale l’operato della giustizia sportiva fu definito senza mezzi termini da eminenti giuristi e procuratori federali. Quello che l’onda anomala di fango di “calciòpoli” ha fatto alla Juventus e a legioni di suoi civilissimi tifosi non è rimediabile né risarcibile, perciò non dovrà essere dimenticato, né tantomeno consegnato sminuito e contraffatto alla futura memoria del calcio italiano.
Le tardive sentenze della giustizia ordinaria si sono incaricate di spazzare via come indimostrato e postulatorio ogni teorema che ipotizzava fantomatici “sistemi Juve”, inesistenti “associazioni a delinquere”, farseschi “illeciti strutturati e ambientali” e, soprattutto, fosche “cupole” tanto care ai dietrologi.
Hanno dato ragione, ma inutilmente, alle rasoiate polemiche dell’autore in difesa dell’onore oltraggiato della sua Signora Gioventù.
Hanno restituito la consapevolezza, smarrita, di sé stessi a milioni di appassionati juventini, cui peraltro anche la Proprietà da parte sua è debitrice di qualche rossore di vergogna.
Ugo Tozzini
JUVENTÌADE La Vecchia Signora alla guerra di Troia
Presentazione di Paolo Bertinetti
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-173-0]
Pagg. 128 - € 10,00