Simile per molti versi a quel lavoro squisitamente sperimentale che nel panorama italiano è stato Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino, il Nueva York a Biella ripropone, con moduli espressivi di grande originalità, tutte le problematiche connesse e attinenti l’estraniazione, o meglio l’assoluto disorientamento, dell’uomo moderno.
Ogni figura del lavoro narrativo di La Penna è fortemente strutturata e stratificata: così il protagonista, un impiegato americano che si è proposto di aiutare i giovani delinquenti dei sobborghi, così il giovane innamorato di una commessa "biellese-calabrese-albanese", coacervo di stirpi che solo un’indagine superficiale può credere assolutamente diverse tra di loro. Anche le storiche e continue tragedie del mondo albanese vengono ricuperate in un’ottica sovranazionale e sovrastorica, all’interno di una teorizzazione cosmica della fratellanza umana.
Lucio La Penna
NUEVA YORK A BIELLA
Presentazione di Giuliana Cutore
Illustrazioni di Patrizia Remiddi
Copertina di Patrizia Remiddi
Edizione Tabula fati
[ISBN-88-87220-01-8]
Pagg. 128 - € 6,00