Può un’opera narrativa interrogarsi continuamente sul più profondo senso della vita umana e nello stesso tempo spingere il lettore a farlo, mantenendo però una trama avvincente, dove gli avvenimenti si susseguono a ritmo incalzante, pur nella loro estrema pregnanza simbolica?
In questa impresa è riuscita Adriana Nicoletti con la sua opera d’esordio, Il volo invisibile degli angeli, intenso e modernissimo conte philosophique, indagine sul significato più autentico dell’esistenza, non riconducibile alle stereotipe immagini quotidianamente offerteci dai massmedia, né tantomeno alle varie e più o meno gelide etichettature di un facile psicologismo.
Al centro di questa problematica esistenziale, abbeveratasi alla fonte della riflessione fenomenologica contemporanea (da Husserl, Heidegger e Merleau-Ponty fino a E. Levinas, P. Ricoeur e J.L. Marion), sta l’amore, forza spirituale e conoscitiva che affonda le sue radici nella dimensione carnale, amore nella sua duplice valenza di apertura verso il mondo e verso gli altri nella dimensione dell’incontro e di serena accettazione della nostra finitezza.
Adriana Nicoletti
IL VOLO INVISIBILE DEGLI ANGELI
Presentazione di Giuliana Cutore
Edizione Tabula fati
[ISBN-88-87220-94-8]
Pagg. 96 - € 5,50