Figura rappresentativa del XII secolo, San Bonaventura è riuscito meglio di chiunque altro a filtrare nella sua speculazione la tradizione agostiniana, purtuttavia nutrita del pensiero di Aristotele, con l’ispirazione francescana. Ciò si evince nell’Itinerarium mentis in Deum, composto sul Monte della Verna, in provincia di Arezzo, quale risultato della meditazione sulle possibilità dell’anima di ascendere a Dio.
Per giungere alla conoscenza di Dio occorre innanzitutto entrare attraverso la porta, perché “chi vi accede per altra strada è ladro e brigante”. In secondo luogo, tale itinerarium consta di sei tappe ascensionali, a cui corrispondono le potenze dell’anima: senso, immaginazione, ragione, intelletto, intelligenza.
Queste sono insite in noi per dono della natura, ma vengono deformate dalla colpa e dal peccato, dalla concupiscenza della carne e dall’ignoranza della mente, sicché devono essere purificate dalla giustizia e perfezionate tramite la sapienza.
Difatti, per San Bonaventura, le Sacre Scritture che trattano delle tre virtù teologali, aiutano l’uomo a comprendere sé stesso, a compiere nella fede la sua propria autorealizzazione e, in un mirabile slancio d’amore, a incontrare Dio.
San Bonaventura
ITINERARIO DELLA MENTE A DIO
Presentazione di Massimo Pasqualone
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-678-4]
Pagg. 86 - € 9,00