La camicia insanguinata si compone di tre racconti che trasportano il lettore nella temperie sociale e culturale del Novecento. Ambientate nell’entroterra abruzzese – ad eccezione de “La giacca” che si sposta verso il Nord Italia – queste storie profumano di buoni sentimenti e di tenerezza, hanno uno spessore umano che ingentilisce gli animi più aspri e vittime dei pregiudizi.
Esemplare è, in tal senso, la vicenda di “Cataldo, il galeotto”. Dopo un’adolescenza difficile e tormentata e violenta, e per la quale ha pagato un prezzo altissimo, Cataldo torna nel suo paese d’origine vent’anni dopo. È un’altra persona adesso: maturo, responsabile e con la testa sulle spalle.V Ha imparato che non bisogna mai fermarsi o indietreggiare davanti agli ostacoli, che avere fiducia in sé stessi, soprattutto quando gli altri sono pronti a scommettere sul nostro fallimento, è importante per giungere al traguardo. La sua esistenza, così come lui la racconta, è una sorta di parabola ascendente, dal basso verso l’alto. Dapprima rifiutato e guardato con disprezzo, diventa un uomo apprezzato e stimato da tutti.
Peppino, invece, il protagonista de “La camicia insanguinata”, racconto che dà il titolo alla raccolta, è un uomo segnato da un passato doloroso. La guerra gli ha portato via due cose: il suo più grande amore nel momento stesso in cui l’ha conosciuto e la voglia di vivere. L’incontro con una piccola comunità di un piccolo paesino segnerà l’inizio di una nuova storia. Di una rinascita.

Francesco Coia
LA CAMICIA INSANGUINATA e altri racconti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-296-7]
Pagg. 102 - € 10,00