Se offrissimo solo noi non offriremmo nulla; ma offriamo noi con Lui; innestiamo la nostra morte alla Sua Vita e diventiamo viventi.
Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo». E noi mangiamo quel pane che uccide la morte. L'Infinito penetra, così, nel finito; il finito si dilata, splendendo, nell'Infinito. Il Creatore, riabbassandosi, eucaristicamente, fino alla creatura, si dà a lei, entra in lei, celebra con essa le nozze. E il Paradiso è sulla terra, intorno a un piccolo disco bianco, offerto dalle mani di un uomo che, in quel momento, è più grande della Regina degli Angeli.
Tale la sintesi della Messa. Il commento che segue si propone di lumeggiarne ogni parte. La Messa, per moltissimi, immersi nell'ignoranza religiosa, è come un affresco che altri afferma prezioso, ma che, agli occhi annebbiati di chi lo guarda, appare tutto coperto da un fitto strato di polvere.
Ho tentato di dissipare quella nebbia e di far vedere il dipinto. Ma certamente vi son mal riuscito. Per far ciò ci sarebbe voluto un poeta santo. Ed io sono un povero balbuziente, a cui l'alito del peccato appanna il volto di Cristo.
Domenico Giuliotti
IL PONTE SUL MONDO Commento alla Messa
Edizioni Amicizia Cristiana
[ISBN-978-88-89757-56-7]
Pagg. 128 - Euro 11,00