Caffè amaro è un volume di testi poetici che profuma di Sud, magico e mitico, presenza madre e archetipica. Colori, suoni, sussurri e silenzi sono indicativi della direzione intrapresa dalla poetessa: introspezione e, dunque, ricerca del mistero della vita.
Ecco allora che l'altrove verso cui si muove è un locus amoenus, lontano dalle incombenze e dagli affanni quotidiani («Nel macero dei campi/ l'erba si allunga al cielo/ in cerca di tregua»); un luogo in cui finalmente non ci si sente più “fuori posto” («Scegliere una meta o/ lasciarsi portare./ L'importante è arrivare/ Lì, in quell'altrove/ dove restare.)
L'esperienza del reale, l'attenzione e la cura dei dettagli, l'osservazione delle cose del mondo che conferiscono senso all'esistenza umana sono un crocevia fondamentale e imprescindibile per la Russo che, in versi, “racconta” il suo mondo: quello dell'anima.
Fra i due moti di ripiegamento prima e di rispecchiamento poi c'è l'atto intermedio, ma pure necessario, del “trattenere il respiro”, come se da un momento all'altro, nei piccoli e semplici gesti della quotidianità, magari sorseggiando il caffè amaro («Il mondo servito al bar/ è in una tazzina di caffè»), dovesse accadere un miracolo.
Clara Russo
CAFFÈ AMARO
Presentazione di Daniele Giancane
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-346-9]
Pag. 52 - € 8,00