Il sapore della menta di Piero Santi è un romanzo in parte descrittivo e in parte introspettivo, che racconta le vicende d’amore, di speranza e di disperazione di Marco Martini, alter ego dell’Autore stesso, e dei suoi amici, fra i quali si riconoscono alcuni dei più illustri intellettuali suoi coevi: Alessandro Antoni (che riproduce la personalità di Tommaso Landolfi) e Stefano Bonetti (ritratto di Carlo Emilio Gadda).
I personaggi sono tutti diversi eppure, in fondo, tutti uguali: il ventennio di Storia che vivono, scivola loro addosso senza lasciare traccia alcuna. Essi sono irretiti in pulsioni corporee che non lasciano spazio ad altri pensieri od occupazioni, sono ossessionati dal denaro al punto che persino le relazioni interpersonali sono costruite su prestiti, restituzioni, spese e azzardi.
La dissipazione del denaro diventa – se si vuole – allegoria dello spreco del tempo, del talento e, in definitiva, della vita stessa. La conseguenza è un vuoto spirituale che Marco e i compagni tentano di fuggire peregrinando verso loci amoeni che tuttavia daranno soltanto l’illusione di un rifugio e del placarsi delle ribellioni interiori, perché non si può fuggire dal vuoto della propria coscienza.
Il sapore della menta è, quindi, un romanzo della decadenza e del vizio; ma è anche il romanzo del rimpianto del tempo passato, quello dell’infanzia, che ha il «sapore della menta, un sapore acre, a momenti pungente, che rimane in noi, anche se non lo sappiamo, per tutta la vita».
Piero Santi
IL SAPORE DELLA MENTA
a cura di Sandro de Nobile
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-600-5]
Pagg. 154 - € 13,00