Pubblicato nel 1813, Pride and Prejudice si configura come un classico di fondamentale importante nella tradizione del romanzo inglese, offrendo un’articolata analisi delle tensioni culturali e socioeconomiche che connotano la società della Reggenza. Attraverso una scrittura di raffinata densità stilistica e una sottile ironia, Jane Austen esplora le dinamiche di potere, le gerarchie di classe e le normative di genere, grazie a un discorso narrativo che coniuga introspezione psicologica e critica sociale in un equilibrio di rara profondità.
La dialettica tra orgoglio e pregiudizio, tematizzata attraverso le figure emblematiche di Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy, assume valenze simboliche che superano il contesto storico, rivelandosi strumento ermeneutico di rilettura delle identità individuali e delle pratiche sociali. Il romanzo, andando ben oltre la mera rappresentazione del mutamento, esplicita le contraddizioni intrinseche di un’epoca di transizione fra tradizione e modernità.
La persistente centralità di Pride and Prejudice nel dibattito letterario contemporaneo testimonia la capacità austeniana di narrativizzare paradigmi semantici molto importanti per la comprensione delle forme di soggettività e delle strutture di potere.
Miriam Sette
COME LEGGERE PRIDE AND PREJUDICE
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-656-2]
Pagg. 166 - Euro 13,00