Giuliano Della Pergola, pittore e sociologo urbano, in Il Brutto e il Bello, La figura sociale dell’artista tratta di quello stimolo che sprona ogni artista a scrivere, a dipingere, a ballare, a scolpire.
Prendendo le mosse da un saggio di W. Kandinsky in questo libro si discute sulla natura dello stimolo artistico e dell’inevitabile esposizione al Brutto che l’artista, più di altri, avverte come un’incessante minaccia. Nella dialettica tra il Brutto e il Bello si scoprirà, ben oltre le apparenze estetiche, che l’artista delega alla propria ricerca formale una risposta a quesiti morali più ampi, quali come vivere bene, come bene morire, come sopportare la condizione di marginalità imposta dalla ricerca artistica, come riuscire a rifiutare il successo e il danaro per garantire alla propria ricerca estetica la supremazia interiore sul resto.
È una lettura del fenomeno artistico molto distante da altre impostazioni teoriche tese a sottolineare nell’artista solo un uomo dotato di qualità particolari, e non invece un soggetto che è più vulnerabile, più sensibile di altri all’invadenza di quel che c’è di volgare attorno a lui, e quindi anche più esposto al dolore.
Giuliano Della Pergola
IL BRUTTO E IL BELLO La figura sociale dell’artista
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-241-0]
Pagg. 232 - € 13,00